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Vangelo Secondo Giovanni
DAL CAPITOLO: -- 11 - AL CAPITOLO: -- 15 --
Capitolo 11
11,1 Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato.
11,2 Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi
capelli; suo fratello Lazzaro era malato.
11,3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, colui che tu ami è malato".
11,4 All'udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria
di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato".
11,5 Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro.
11,6 Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava.
11,7 Poi disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!".
11,8 I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?".
11,9 Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non
inciampa, perché vede la luce di questo mondo;
11,10 ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui".
11,11 Disse queste cose e poi soggiunse loro: "Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato;
ma io vado a svegliarlo".
11,12 Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se si è addormentato, si salverà".
11,13 Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del
sonno.
11,14 Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto
11,15 e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da
lui!".
11,16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: "Andiamo anche noi a morire
con lui!".
11,17 Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro.
11,18 Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri
11,19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello.
11,20 Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta
in casa.
11,21 Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!
11,22 Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà".
11,23 Gesù le disse: "Tuo fratello risorgerà".
11,24 Gli rispose Marta: "So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno".
11,25 Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 
11,26 chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?". 
11,27 Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene
nel mondo".
11,28 Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: "Il Maestro
è qui e ti chiama".
11,29 Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui.
11,30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata
incontro.
11,31 Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta
e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
11,32 Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi
dicendogli: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!".
11,33 Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con
lei, si commosse profondamente e, molto turbato,
11,34 domandò: "Dove lo avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!".
11,35 Gesù scoppiò in pianto.
11,36 Dissero allora i Giudei: "Guarda come lo amava!".
11,37 Ma alcuni di loro dissero: "Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far
sì che costui non morisse?".
11,38 Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una
grotta e contro di essa era posta una pietra.
11,39 Disse Gesù: "Togliete la pietra!".
Gli rispose Marta, la sorella del morto: "Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro
giorni".
11,40 Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?".
11,41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, ti rendo grazie
perché mi hai ascoltato.
11,42 Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno,
perché credano che tu mi hai mandato".
11,43 Detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!".
11,44 Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù
disse loro: "Liberàtelo e lasciàtelo andare".
11,45 Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto,
credettero in lui.
11,46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
11,47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: "Che cosa facciamo?
Quest'uomo compie molti segni.
11,48 Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno
il nostro tempio e la nostra nazione".
11,49 Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: "Voi non capite
nulla!
11,50 Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo,
e non vada in rovina la nazione intera!".
11,51 Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno,
profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione;
11,52 e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi
11,53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
11,54 Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina
al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
11,55 Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della
Pasqua per purificarsi.
11,56 Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: "Che ve ne pare? Non verrà
alla festa?".
11,57 Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si
trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo.
Capitolo 12
12,1 Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli
aveva risuscitato dai morti.
12,2 E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.
12,3 Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse
i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di
quel profumo.
12,4 Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse:
12,5 "Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?".
12,6 Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva
la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
12,7 Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia
epoltura.
12,8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me".
12,9 Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo
per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
12,10 I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro,
12,11 perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
12,12 Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a
Gerusalemme,
12,13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando:
"Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore, (Sal 117,26)
il re d'Israele!".
12,14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
12,15 Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
seduto su un puledro d'asina. (Zc 9,9)
12,16 I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato,
si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.
12,17 Intanto la folla, che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò
dai morti, gli dava testimonianza.
12,18 Anche per questo la folla gli era andata incontro, perché aveva udito che egli aveva
compiuto questo segno.
12,19 I farisei allora dissero tra loro: "Vedete che non ottenete nulla? Ecco: il mondo è andato
dietro a lui!".
12,20 Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci.
12,21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono:
"Signore, vogliamo vedere Gesù".
12,22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.
12,23 Gesù rispose loro: "È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato.
12,24 In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane
solo; se invece muore, produce molto frutto.
12,25 Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la
conserverà per la vita eterna.
12,26 Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.
Se uno serve me, il Padre lo onorerà.
12,27 Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio
per questo sono giunto a quest'ora!
12,28 Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora una voce dal cielo:
"L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!".
12,29 La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano:
"Un angelo gli ha parlato".
12,30 Disse Gesù: "Questa voce non è venuta per me, ma per voi.
12,31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
12,32 E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me".
12,33 Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
12,34 Allora la folla gli rispose: "Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in e
terno; come puoi dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio
dell'uomo?".
12,35 Allora Gesù disse loro: "Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre
avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non
sa dove va.
12,36 Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce". Gesù disse queste
cose, poi se ne andò e si nascose loro.
12,37 Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui,
12,38 perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto alla nostra parola?
E la forza del Signore, a chi è stata rivelata? (Is 53,1)
12,39 Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse:
12,40 Ha reso ciechi i loro occhi
e duro il loro cuore,
perché non vedano con gli occhi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano, e io li guarisca! (Is 6,9-10)
12,41 Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui.
12,42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo
dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga.
12,43 Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio.
12,44 Gesù allora esclamò: "Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha
mandato;
12,45 chi vede me, vede colui che mi ha mandato.
12,46 Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle
tenebre.
12,47 Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non
sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
12,48 Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto
lo condannerà nell'ultimo giorno.
12,49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato
lui di che cosa parlare e che cosa devo dire.
12,50 E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me".
Capitolo 13
13,1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo
mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.
13,2 Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone
Iscariota, di tradirlo,
13,3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a
Dio ritornava,
13,4 si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita.
13,5 Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli
con l'asciugamano di cui si era cinto.
13,6 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?".
13,7 Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo".
13,8 Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!". Gli rispose Gesù: "Se non ti
laverò, non avrai parte con me".
13,9 Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!".
13,10 Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è
tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti".
13,11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete puri".
13,12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro:
"Capite quello che ho fatto per voi?
13,13 Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono.
13,14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i
piedi gli uni agli altri.
13,15 Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.
13,16 In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato
è più grande di chi lo ha mandato.
13,17 Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
13,18 Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiere la scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. (Sal 40,10)
13,19 Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io
Sono.
13,20 In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi
accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato".
13,21 Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi
dico: uno di voi mi tradirà".
13,22 I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse.
13,23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.
13,24 Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.
13,25 Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?".
13,26 Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il
boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.
13,27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi fare,
fallo presto".
13,28 Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo;
13,29 alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto:
"Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 
13,30 Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
13,31 Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato
glorificato in lui.
13,32 Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà
subito.
13,33 Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei,
ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire.
13,34 Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi,
così amatevi anche voi gli uni gli altri.
13,35
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri"
.
13,36 Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado, tu per ora
non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi".
13,37 Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!".
13,38 Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il
gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte."
Capitolo 14
14,1 "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
14,2 Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a
prepararvi un posto"?
14,3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò
con me, perché dove sono io siate anche voi.
14,4 E del luogo dove io vado, conoscete la via".
14,5 Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?".
14,6 Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per
mezzo di me.
14,7 Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo
avete veduto".
14,8 Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta".
14,9 Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?
Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?
14,10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le
dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
14,11 Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le
opere stesse.
14,12 In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio
e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.
14,13 E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel
Figlio.
14,14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
14,15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti;
14,16 e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito (Consolatore) perché rimanga con voi per
sempre,
14,17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo
conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
14,18 Non vi lascerò orfani: verrò da voi.
14,19 Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io
vivo e voi vivrete.
14,20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
14,21 Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama
me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".
14,22 Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi,
e non al mondo?".
14, 23 Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà
e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
14,24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia,
ma del Padre che mi ha mandato.
14.25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.
14,26 Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà
ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
14,27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia
turbato il vostro cuore e non abbia timore.
14,28 Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste
che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me.
14,29 Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
14,30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me
non può nulla,
14,31 ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha
comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui".
Capitolo 15
15,1 "Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore.
15,2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto,
lo pota perché porti più frutto.
15,3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
15,4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se
non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
15,5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché
senza di me non potete far nulla.
15,6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo
gettano nel fuoco e lo bruciano.
15,7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e
vi sarà fatto.
15,8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei
discepoli.
15,9 Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
15,10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato
i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
15,11 Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
15,12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho
amato voi.
15,13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
15,14 Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.
15,15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho
chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. 
15,16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate 
frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio
nome, ve lo conceda.
15,17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
15,18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
15,19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del
mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
15,20 Ricordatevi della parola che io vi ho detto: "Un servo non è più grande del suo
padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato
la mia parola, osserveranno anche la vostra.
15,21 Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che
mi ha mandato.
15,22 Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora
non hanno scusa per il loro peccato.
15,23 Chi odia me, odia anche il Padre mio.
15,24 Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto,
non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il
Padre mio.
15,25 Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: Mi hanno
odiato senza ragione.
15,26 Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che
procede dal Padre, egli darà testimonianza di me;
15,27 e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.