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Vangelo Secondo Luca
DAL CAPITOLO: -- 1 -- AL CAPITOLO: -- 5 --
Capitolo 1
1,1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si
sono compiuti in mezzo a noi,
1,2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da
principio e divennero ministri della Parola,
1,3 così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin
dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo,
1,4 in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che
hai ricevuto.
1,5 Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria,
della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di
nome Elisabetta.
1,6 Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le
leggi e le prescrizioni del Signore.
1,7 Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano
avanti negli anni.
1,8 Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al
Signore durante il turno della sua classe,
1,9 gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare
nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso.
1,10 Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. 
1,11 Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare 
dell'incenso.
1,12 Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.
1,13 Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata
esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai
Giovanni.
1,14 Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita,
1,15 perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande
inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre
1,16 e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio.
1,17 Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per
ricondurre i cuori dei padri verso i figli (Ml 3,23) e i ribelli alla saggezza
dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto".
1,18 Zaccaria disse all'angelo: "Come potrò mai conoscere questo? Io sono
vecchio e mia moglie è avanti negli anni".
1,19 L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono
stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio.
1,20 Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste
cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno
a loro tempo".
1,21 Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria e si meravigliava per il
suo indugiare nel tempio.
1,22 Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva
avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
1,23 Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa.
1,24 Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta
per cinque mesi e diceva:
1,25 "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato
di togliere la mia vergogna fra gli uomini".
1,26 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nàzaret,
1,27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome
Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
1,28 Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te".
1,29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse
un saluto come questo.
1,30 L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio.
1,31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
1,32 Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli
darà il trono di Davide suo padre
1,33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
1,34 Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco
uomo?".
1,35 Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza
dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra.Perciò colui che nascerà sarà
santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
1,36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito
anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta
sterile:
1,37 nulla è impossibile a Dio" (Gn 18,14).
1,38 Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la
tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.
1,39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa,
in una città di Giuda.
1,40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
1,41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel
suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo
1,42 ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto
del tuo grembo!
1,43 A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
1,44 Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha
sussultato di gioia nel mio grembo.
1,45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha
detto".
1,46 Allora Maria disse:
"L'anima mia magnifica il Signore
1,47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
1,48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
1,49 Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
1,50 di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
1,51 Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
1,52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
1,53 ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
1,54 Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
1,55 come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre". (Nel Cantico del Magnificat sono molti i richiami biblici, in ordine: Sal 110,9; Sal 102,17; Sal 88,11; Sal 106,9; Is 41,8-9; si ispira al Cantico di Anna 1Sam 2,1-10. Contrassegnati in corsivo.)
1,56 Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
1,57 Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un
figlio.
1,58 I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua
grande misericordia, e si rallegravano con lei.
1,59 Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo
con il nome di suo padre, Zaccaria.
1,60 Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni".
1,61 Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo
nome".
1,62 Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
1,63 Egli chiese una tavoletta e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti
furono meravigliati.
1,64 All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava
benedicendo Dio.
1,65 Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa
della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
1,66 Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: "Che
sarà mai questo bambino?". E davvero la mano del Signore era con lui.
1,67 Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
1,68 "Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
1,69 e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
1,70 come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
1,71 salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
1,72 Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
1,73 del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci,
1,74 liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore,
1,75 in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
1,76 E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, (Is 40,3; Ml 3,20)
1,77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
1,78 Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
1,79 per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra di morte, (Is 60,1-3; Ml 3,20)
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace".
1,80 Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni
deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Capitolo 2
 
2,1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 
2,2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 
2,3 Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 
2,4 Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 
2,5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 
2,6 Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
2,7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
2,8 C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 
2,9 Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 
2,10 ma l'angelo disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 
2,11 oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 
2,12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia". 
2,13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
2,14 "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama".
2,15 Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: "Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere".
2,16 Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 
2,17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
2,18 Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
2,19 Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 
2,20 I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
2,21 Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
2,22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore –
2,23 come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 
2,24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi (Es 13,2; Lv 12,1-8), come prescrive la legge del Signore.
2,25 Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 
2,26 Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 
2,27 Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 
2,28 anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
2,29 "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo 
         vada in pace, secondo la tua parola,
2,30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
2,31 preparata da te davanti a tutti i popoli:
2,32 luce per rivelarti alle genti
         e gloria del tuo popolo, Israele". (cfr Is 42,6; 49,6; 46,13; 52,10)
2,33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 
2,34 Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 
2,35 perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E  anche a te una spada trafiggerà l'anima"
2,36 C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuéle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 
2,37 era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 
2,38 Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
2,39 Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.
2,40 Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
 2,41 I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
2,42 Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa.
2,43 Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
2,44 Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
2,45 non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
2,46 Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava.
2,47 E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
2,48 Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".
2,49 Ed egli rispose loro:
"Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?"
.
2,50 Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
2,51 Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.
2,52 E Gesù cresceva in sapienza, età e
grazia davanti a Dio e agli uomin
i.
(1Sam 2,26)
Capitolo 3
3,1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilene, 
3,2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 
3,3 Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 
3,4 com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
       Voce di uno che grida nel deserto:
       Preparate la via del Signore,
       raddrizzate i suoi sentieri!
3,5 Ogni burrone sarà riempito,
       ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
       le vie tortuose diverranno diritte
       e quelle impervie, spianate.
3,6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!  (Is 40,3-5)
3,7 Alle folle che andavano a farsi battezzare da lui, Giovanni diceva: "Razza di vipere, chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? 
3,8 Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. 
3,9 Anzi, già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco".
3,10 Le folle lo interrogavano: "Che cosa dobbiamo fare?". 
3,11 Rispondeva loro: "Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto". 
3,12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: "Maestro, che cosa dobbiamo fare?". 
3,13 Ed egli disse loro: "Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato". 
3,14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: "E noi, che cosa dobbiamo fare?". Rispose loro: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe".
3,15 Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 
3,16 Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 
3,17 Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile".
3,18 Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
3,19 Ma il tetrarca Erode, rimproverato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, 
3,20 aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.
3,21 Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 
3,22 e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento".
3,23 Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent'anni ed era figlio, come si riteneva, di Giuseppe, figlio di Eli, 
3,24 figlio di Mattat, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innai, figlio di Giuseppe, 
3,25 figlio di Mattatia, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggai, 
3,26 figlio di Maat, figlio di Mattatia, figlio di Semein, figlio di Iosec, figlio di Ioda, 
3,27 figlio di Ioanàn, figlio di Resa, figlio di Zorobabele, figlio di Salatièl, figlio di Neri, 
3,28 figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er, 
3,29 figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattat, figlio di Levi, 
3,30 figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliachìm, 
3,31 figlio di Melea, figlio di Menna, figlio di Mattatà, figlio di Natam, figlio di Davide, 
3,32 figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naassòn, 
3,33 figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda, 
3,34 figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, 
3,35 figlio di Seruc, figlio di Ragàu, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, 
3,36 figlio di Cainam, figlio di Arfacsàd, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamec, 
3,37 figlio di Matusalemme, figlio di Enoc, figlio di Iaret, figlio di Maleleèl, figlio di Cainam, 
3,38 figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio.
Capitolo 4
4,1 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo
Spirito nel deserto,
4,2 per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni,
ma quando furono terminati, ebbe fame.
4,3 Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra
che diventi pane".
4,4 Gesù gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo". (Dt 8,3)
4,5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni
della terra
4,6 e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me
è stata data e io la do a chi voglio.
4,7 Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo".
4,8 Gesù gli rispose: "Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo
renderai culto". (Dt 6,13)
4,9 Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli
disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui;
4,10 sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano; (Dt 8,3)
4,11 e anche:
Essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra". (S
al 90,11-12)
4,12 Gesù gli rispose: "È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio
tuo". (Dt 6,16)
4,13 Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino
al momento fissato.
4,14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si
diffuse in tutta la regione.
4,15 Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
4,16 Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato,
entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.
4,17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo
dove era scritto:
4,18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
4,19 a proclamare l'anno di grazia del Signore. (Is 61,1-2)
4,20 Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella
sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui.
4,21 Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi
avete ascoltato".
4,22 Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di
grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è costui il figlio
di Giuseppe?".
4,23 Ma egli rispose loro: "Certamente voi mi citerete questo proverbio:
"Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao,
fallo anche qui, nella tua patria!"".
4,24 Poi aggiunse: "In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto
nella sua patria.
4,25 Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di
Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una
grande carestia in tutto il paese;
4,26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di
Sidone.
4,27 C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma
nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro".
4,28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno.
4,29 Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul c
iglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per
gettarlo giù.
4,30 Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
4,31 Poi scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato
insegnava alla gente.
4,32 Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
4,33 Nella sinagoga c'era un uomo che era posseduto da un demonio impuro;
cominciò a gridare forte:
4,34 "Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?
Io so chi tu sei: il santo di Dio!".
4,35 Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E il demonio lo
gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli
alcun male.
4,36 Tutti furono presi da timore e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è
mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri
ed essi se ne vanno?".
4,37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
4,38 Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di
Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.
4,39 Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E
subito si alzò in piedi e li serviva.
4,40 Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie
malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani,
li guariva.
4,41 Da molti uscivano anche demòni, gridando: "Tu sei il Figlio di Dio!".
Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano
che era lui il Cristo.
4,42 Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle
lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non
se ne andasse via.
4,43 Egli però disse loro: "È necessario che io annunci la buona notizia
del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato".
4,44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Capitolo 5
5,1 Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di
Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret,
5,2 vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e
lavavano le reti.
5,3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un
poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
5,4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e
gettate le vostre reti per la pesca".
5,5 Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non
abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti".
5,6 Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti
quasi si rompevano.
5,7 Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero
ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a
farle quasi affondare.
5,8 Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù,
dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore".
5,9 Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui,
per la pesca che avevano fatto;
5,10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di
Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore
di uomini".
5,11 E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
5,12 Mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di
lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: "Signore, se
vuoi, puoi purificarmi".
5,13 Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii purificato!".
E immediatamente la lebbra scomparve da lui.
5,14 Gli ordinò di non dirlo a nessuno: "Va' invece a mostrarti al
sacerdote e fa' l'offerta per la tua purificazione, come Mosè ha
prescritto, a testimonianza per loro".
5,15 Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per
ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie.
5,16 Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare.
5,17 Un giorno stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e
maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della
Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva
operare guarigioni.
5,18 Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era
paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui.
5,19 Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla,
salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il
lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
5,20 Vedendo la loro fede, disse: "Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati".
5,21 Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: "Chi è
costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio
soltanto?".
5,22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: "Perché pensate
così nel vostro cuore?
5,23 Che cosa è più facile: dire "Ti sono perdonati i tuoi peccati",
oppure dire "Àlzati e cammina"?
5,24 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla
terra di perdonare i peccati, dico a te - disse al paralitico -
àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua".
5,25 Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era
disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
5,26 Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore
dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose".
5,27 Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto
al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!".
5,28 Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
5,29 Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era
una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano
con loro a tavola.
5,30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi
discepoli: "Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai
peccatori?".
5,31 Gesù rispose loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico,
ma i malati;
5,32 io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si c
onvertano".
5,33 Allora gli dissero: "I discepoli di Giovanni digiunano spesso e
fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece
mangiano e bevono!".
5,34 Gesù rispose loro: "Potete forse far digiunare gli invitati a
nozze quando lo sposo è con loro?
5,35 Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in
quei giorni digiuneranno".
5,36 Diceva loro anche una parabola: "Nessuno strappa un pezzo da
un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti
il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso
dal nuovo.
5,37 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino
nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno
perduti.
5,38 Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi.
5,39 Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché
dice: "Il vecchio è gradevole!"".