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Vangelo Secondo Matteo

DAL CAPITOLO: -- 1 -- AL CAPITOLO: -- 6 --

Capitolo 1

1,1 Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.

1,2 Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,

1,3 Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram,

1,4 Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon,

1,5 Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,

1,6 Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria,

1,7 Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf,

1,8 Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,

1,9 Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia,

1,10 Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,

1,11 Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

1,12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele,

1,13 Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor,

1,14 Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,

1,15 Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,

1,16 Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.

1,17 In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a  Cristo quattordici.

1,18 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

1,19 Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.

1,20 Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te  Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;

1,21 ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".

1,22 Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

1,23 Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, (Is 7,14) che significa Dio con noi.

1,24 Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa;

1,25 senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.

Capitolo 2
     
2,1 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme
2,2 e dicevano: "Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo".
2,3 All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
2,4 Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.
2,5 Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
2,6 E tu, Betlemme,terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capoche sarà il pastore del mio popolo, Israele". (Mic 5,1)
2,7 Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella
2,8 e li inviò a Betlemme dicendo: "Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
2,9 Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.  
2,10 Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima.
2,11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 
2,12 Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
2,13 Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo".
2,14 Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto,
2,15 dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato mio figlio. (Os 11,1)
2,16 Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
2,17 Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
2,18 Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più. (Ger 31,15)
2,19 Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto
2,20 e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino".
2,21 Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d'Israele.
2,22 Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea
2,23 e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: " Sarà chiamato Nazareno".

Capitolo 3

3,1 In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea

3,2 dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!".

3,3 Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse: " Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore,raddrizzate i suoi sentieri!"  (Is 40,3)

3,4 E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.

3,5 Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui

3,6 e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

3,7 Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente?

3,8 Fate dunque un frutto degno della conversione,

3,9 e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!". Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo.

3,10 Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

3,11 Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

3,12 Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile".

3,13 Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.

3,14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?".

3,15 Ma Gesù gli rispose: "Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia". Allora egli lo lasciò fare.

3,16 Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui.                        
3,17 Ed ecco una voce dal cielo che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento". (Is 42,1)

Capitolo 4

4,1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.

4,2 Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.

4,3 Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane".

4,4 Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". (Dt 8,3)

4,5 Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio
4,6 e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: 

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra". (Sal 90,11-12)

4,7 Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo". (Dt 6,16)

4,8 Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria

4,9 e gli disse: "Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai".

4,10 Allora Gesù gli rispose: "Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto". (Dt 6,13)

4,11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

4,12 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea,

4,13 lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,

4,14 perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

4,15 Terra di Zàbulone terra di Nèftali,

         sulla via del mare, oltre il Giordano,

         Galilea delle genti!

4,16  il popolo immerso nelle tenebre

         vide una grande luce,

         per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

         una luce è sorta. (Is 9,1-2)

4,17 Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".

4,18 Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.

4,19 E disse loro: "Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini".

4,20 Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.

4,21 Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro   reti, e li chiamò.

4,22 Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

4,23 Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

4,24 La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed   egli li guarì.

4,25 Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Capitolo 5

5,1 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.

5,2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

5,3 "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

5,4 Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.

5,5 Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.

5,6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

5,7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

5,8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

5,9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

5,10 Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

5,11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

5,12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

5,13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato   dalla gente.

5,14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte,

5,15 né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.

5,16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

5,17 Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

5,18 In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.

5,19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

5,20 Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

5,21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.

5,22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al   sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna.

5,23 Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,

5,24 lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

5,25 Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu   venga gettato in prigione.

5,26 In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!

5,27 Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio.

5,28 Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

5,29 Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo   venga gettato nella Geènna.

5,30 E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo   corpo vada a finire nella Geènna.

5,31 Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio".

5,32 Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

5,33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non giurerai il falso, ma adempirai verso ilSignore i tuoi giuramenti".

5,34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio,

5,35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re.

5,36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.

5,37 Sia invece il vostro parlare: "Sì, sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno.

5,38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente.

5,39 Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra,

5,40 e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.

5,41 E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.

5,42 Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

5,43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico.

5,44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,

5,45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

5,46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?

5,47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?

5,48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

Capitolo 6

6,1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
6,2 Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
6,3 Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
6,4 perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

6,5 E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
6,6 Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

6,7 Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole.
6,8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.

6,9 Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,

        sia santificato il tuo nome,

6,10 venga il tuo regno,

         sia fatta la tua volontà,

         come in cielo così in terra.

6,11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

6,12 e rimetti a noi i nostri debiti

         come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

6,13 e non abbandonarci alla tentazione,

         ma liberaci dal male.

6,14 Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi;
6,15 ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

6,16 E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
6,17 Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto,
6,18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

6,19 Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano;
6,20 accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano.
6,21 Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

6,22 La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso;
6,23 ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!

6,24 Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.

6,25 Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
6,26 Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro?
6,27 E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
6,28 E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 
6,29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
6,30 Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
6,31 Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". 
6,32 Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 
6,33 Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 
6,34 Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

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