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Vangelo Secondo Luca
DAL CAPITOLO: -- 6 -- AL CAPITOLO: -- 9 --
  Capitolo 6
6,1 Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. 
6,2 Alcuni farisei dissero: "Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?". 
6,3 Gesù rispose loro: "Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 
6,4 Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?". 
6,5 E diceva loro: "Il Figlio dell'uomo è signore del sabato".
6,6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C'era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 
6,7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 
6,8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati e mettiti qui in mezzo!". Si alzò e si mise in mezzo. 
6,9 Poi Gesù disse loro: "Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare  del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?". 
6,10 E guardandoli tutti intorno, disse all'uomo: "Tendi la tua mano!". Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 
6,11 Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
6,12 In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 
6,13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 
6,14 Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 
6,15 Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 
6,16 Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
6,17 Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, 
6,18 che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. 
6,19 Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
6,20 Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
        "Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
6,21 Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
         Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
6,22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. 
6,23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
6,24 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
6,25 Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
        Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
6,26 Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.
6,27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 
6,28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. 
6,29 A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 
6,30 Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
6,31 E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 
6,32 Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 
6,33 E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 
6,34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
6,35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
6,36 Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
6,37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 
6,38 Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio".
6,39 Disse loro anche una parabola: "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? 
6,40 Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. 
6,41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 
6,42 Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
6,43 Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. 
6,44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. 
6,45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
6,46 Perché mi invocate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico? 
6,47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 
6,48 è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 
6,49 Chi invece ascolta e non la mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande".
Capitolo 7
7,1 Quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava
in ascolto, Gesù entrò in Cafàrnao.
7,2 Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il
centurione l'aveva molto caro.
7,3 Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei
Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
7,4 Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: "Egli merita
che tu gli conceda quello che chiede - dicevano -,
7,5 perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga".
7,6 Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa,
quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: "Signore, non
disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto;
7,7 per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma
dì una parola e il mio servo sarà guarito.
7,8 Anch'io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati
sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!",
ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa".
7,9 All'udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva,
disse: "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!". 
7,10 E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
7,11 In seguito Gesù si recò in una città chiamata Nain,e con lui camminavano
i suoi discepoli e una grande folla.
7,12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla
tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente
della città era con lei.
7,13 Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le
disse: "Non piangere!".
7,14 Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi
disse: "Ragazzo, dico a te, àlzati!".
7,15 Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a
sua madre.
7,16 Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: "Un grande
profeta è sorto tra noi", e: "Dio ha visitato il suo popolo".
7,17 Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la
regione circostante.
7,18 Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose.
Chiamati quindi due di loro, Giovanni
7,19 li mandò a dire al Signore: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo
aspettare un altro?".
7,20 Venuti da lui, quegli uomini dissero: "Giovanni il Battista ci ha
mandati da te per domandarti: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo
aspettare un altro?"".
7,21 In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità,
da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
7,22 Poi diede loro questa risposta: "Andate e riferite a Giovanni ciò che
avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi
camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti
risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia.
7,23 E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!".
7,24 Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare
di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto?
Una canna sbattuta dal vento?
7,25 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di
lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso
stanno nei palazzi dei re.
7,26 Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico,
anzi, più che un profeta.
7,27 Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via. (Ml 3,1)
7,28 Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni,
ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
7,29 Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo
il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto.
7,30 Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui,
hanno reso vano il disegno di Dio su di loro.
7,31 A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi
è simile?
7,32 È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!".
7,33 È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve
vino, e voi dite: "È indemoniato".
7,34 È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: "Ecco
un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!".
7,35 Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli".
7,36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa
del fariseo e si mise a tavola.
7,37 Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si
trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo;
7,38 stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli
di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li
cospargeva di profumo.
7,39 Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé:
"Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è
la donna che lo tocca: è una peccatrice!".
7,40 Gesù allora gli disse: "Simone, ho da dirti qualcosa". Ed egli
rispose: "Di' pure, maestro".
7,41 "Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari,
l'altro cinquanta.
7,42 Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due.
Chi di loro dunque lo amerà di più?".
7,43 Simone rispose: "Suppongo sia colui al quale ha condonato di più".
Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene".
7,44 E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono
entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi;
lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati
con i suoi capelli.
7,45 Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato,
non ha cessato di baciarmi i piedi.
7,46 Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i
piedi di profumo.
7,47 Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché
ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco".
7,48 Poi disse a lei: "I tuoi peccati sono perdonati".
7,49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è costui che
perdona anche i peccati?".
7,50 Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!".
Capitolo 8
 
8,1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici 
8,2 e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena ( o di Magdala), dalla quale erano usciti sette demòni; 
8,3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
8,4 Poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: 
8,5 "Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. 
8,6 Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. 
8,7 Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. 
8,8 Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto". Detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!".
8,9 I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. 
8,10 Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
     vedendo non vedano
     e ascoltando non comprendano.
8,11 Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. 
8,12 I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. 
8,13 Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. 
8,14 Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. 
8,15 Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
8,16 Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
8,17 Non c'è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. 
8,18 Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere".
8,19 E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 
8,20 Gli fecero sapere: "Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti". 
8,21 Ma egli rispose loro: "Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica".
8,22 E avvenne che, uno di quei giorni, Gesù salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: "Passiamo all'altra riva del lago". E presero il largo. 
8,23 Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Una tempesta di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. 
8,24 Si accostarono a lui e lo svegliarono dicendo: "Maestro, maestro, siamo perduti!". Ed egli, destatosi, minacciò il vento e le acque in tempesta: si calmarono e ci fu bonaccia. 
8,25 Allora disse loro: "Dov'è la vostra fede?". Essi, impauriti e stupiti, dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, che comanda anche ai venti e all'acqua, e gli obbediscono?".
8,26 Approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. 
8,27 Era appena sceso a terra, quando dalla città gli venne incontro un uomo posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma in mezzo alle tombe. 
8,28 Quando vide Gesù, gli si gettò ai piedi urlando, e disse a gran voce: "Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti prego, non tormentarmi!". 
8,29 Gesù aveva ordinato allo spirito impuro di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti si era impossessato di lui; allora lo tenevano chiuso, legato con catene e con i ceppi ai piedi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. 
8,30 Gesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?". Rispose: "Legione", perché molti demòni erano entrati in lui. 
8,31 E lo scongiuravano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso. 
8,32 Vi era là una grande mandria di porci, al pascolo sul monte. I demòni lo scongiurarono che concedesse loro di entrare nei porci. Glielo permise. 
8,33 I demòni, usciti dall'uomo, entrarono nei porci e la mandria si precipitò, giù dalla rupe, nel lago e annegò. 
8,34 Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nelle campagne. 
8,35 La gente uscì per vedere l'accaduto e, quando arrivarono da Gesù, trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù, ed ebbero paura. 
8,36 Quelli che avevano visto riferirono come l'indemoniato era stato salvato. 
8,37 Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Egli, salito su una barca, tornò indietro. 
8,38 L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: 
8,39 "Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te". E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.
8,40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui. 
8,41 Ed ecco, venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: si gettò ai piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua, 
8,42 perché l'unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire. Mentre Gesù vi si recava, le folle gli si accalcavano attorno. 
8,43 E una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, la quale, pur avendo speso tutti i suoi beni per i medici, non aveva potuto essere guarita da nessuno, 
8,44 gli si avvicinò da dietro, gli toccò il lembo del mantello e immediatamente l'emorragia si arrestò. 
8,45 Gesù disse: "Chi mi ha toccato?". Tutti negavano. Pietro allora disse: "Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia". 
8,46 Ma Gesù disse: "Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me". 
8,47 Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, tremante, venne e si gettò ai suoi piedi e dichiarò davanti a tutto il popolo per quale motivo l'aveva toccato e come era stata guarita all'istante.
8,48 Egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace!".
8,49 Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse: "Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro". 
8,50 Ma Gesù, avendo udito, rispose: "Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata". 
8,51 Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. 
8,52 Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: "Non piangete. Non è morta, ma dorme". 
8,53 Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta; 
8,54 ma egli le prese la mano e disse ad alta voce: "Fanciulla, àlzati!". 
8,55 La vita ritornò in lei e si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. 
8,56 I genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.
Capitolo 9
  
9,1 Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. 
9,2 E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 
9,3 Disse loro: "Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. 
9,4 In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. 
9,5 Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro".
9,6 Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
9,7 Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: "Giovanni è risorto dai morti", 
9,8 altri: "È apparso Elia", e altri ancora: "È risorto uno degli antichi profeti". 
9,9 Ma Erode diceva: "Giovanni, l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?". E cercava di vederlo.
9,10 Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. 
9,11 Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
9,12 Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta". 
9,13 Gesù disse loro: "Voi stessi date loro da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". 
9,14 C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: "Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa". 
9,15 Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 
9,16 Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 
9,17 Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
9,18 Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: "Le folle, chi dicono che io sia?". 
9,19 Essi risposero: "Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto". 
9,20 Allora domandò loro: "Ma voi, chi dite che io sia?". Pietro rispose: "Il Cristo di Dio". 
9,21 Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.
9,22 "Il Figlio dell'uomo - disse - deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno".
9,23 Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 
9,24 Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. 
9,25 Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso? 
9,26 Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi. 
9,27 In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio".
9,28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 
9,29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 
9,30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 
9,31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 
9,32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
9,33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quello che diceva. 
9,34 Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra.  All'entrare nella nube, ebbero paura. 
9,35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: "Questi è il Figlio mio,  l'eletto; ascoltatelo!". 
9,36 Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
9,37 Il giorno seguente, quando furono discesi dal monte, una grande folla gli venne incontro. 
9,38 A un tratto, dalla folla un uomo si mise a gridare: "Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho! 
9,39 Ecco, uno spirito lo afferra e improvvisamente si mette a gridare, lo scuote, provocandogli bava alla bocca, se ne allontana a stento e lo lascia sfinito. 
9,40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti". 
9,41 Gesù rispose: "O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conduci qui tuo figlio". 
9,42 Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò a terra scotendolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito impuro, guarì il fanciullo e lo consegnò a suo padre. 
9,43 E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio. Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli:
9,44 "Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini". 
9,45 Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
9,46 Nacque poi una discussione tra loro, chi di loro fosse più grande. 
9,47 Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino 
9,48 e disse loro: "Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande".
9,49 Giovanni prese la parola dicendo: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi". 
9,50 Ma Gesù gli rispose: "Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi".
9,51 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme 
9,52 e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. 
9,53 Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. 
9,54 Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?". 
9,55 Si voltò e li rimproverò. 
9,56 E si misero in cammino verso un altro villaggio.
9,57 Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada". 
9,58 E Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". 
9,59 A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre". 
9,60 Gli replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio". 
9,61 Un altro disse: "Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia". 
9,62 Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio".