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Vangelo Secondo Giovanni
DAL CAPITOLO: -- 6 -- AL CAPITOLO: -- 10 --
Capitolo 6
6,1 Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,
6,2 e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi.
6,3 Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
6,4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
6,5 Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo:
"Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?".
6,6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.
6,7 Gli rispose Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno
possa riceverne un pezzo".
6,8 Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:
6,9 "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta
gente?".
6,10 Rispose Gesù: "Fateli sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a
sedere ed erano circa cinquemila uomini.
6,11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e l
o stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
6,12 E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati,
perché nulla vada perduto".
6,13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati
da coloro che avevano mangiato.
6,14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: "Questi è davvero
il profeta, colui che viene nel mondo!".
6,15 Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte,
lui da solo.
6,16 Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare,
6,17 salirono in barca e si avviarono verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti;
6,18 il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
6,19 Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul
mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura.
6,20 Ma egli disse loro: "Sono io, non abbiate paura!".
6,21 Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano
diretti.
6,22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una
barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano
partiti da soli.
6,23 Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane,
dopo che il Signore aveva reso grazie.
6,24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì
sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù.
6,25 Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto qua?".
6,26 Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete
visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
6,27 Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita
eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo
il suo sigillo".
6,28 Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?".
6,29 Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato".
6,30 Allora gli dissero: "Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai?
6,31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiar
e un pane dal cielo" (sal 77,24-25; Es 16,13-14; Sap 16,20).
6,32 Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane
dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero.
6,33 Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo".
6,34 Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane".
6,35 Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede
in me non avrà sete, mai!
6,36 Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
6,37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 
6,38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che 
mi ha mandato.
6,39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto
egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.
6,40 Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui
abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno".
6,41 Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto: "Io sono il pane
disceso dal cielo".
6,42 E dicevano: "Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre
e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?".
6,43 Gesù rispose loro: "Non mormorate tra voi.
6,44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno.
6,45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio (Is 54,13). Chiunque ha ascoltato il Padre
e ha imparato da lui, viene a me.
6,46 Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
6,47 In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
6,48 Io sono il pane della vita.
6,49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti;
6,50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
6,51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il
pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".
6,52 Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: "Come può costui darci la sua
carne da mangiare?".
6,53 Gesù disse loro: "In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio
dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.
6,54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno.
6,55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
6,56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.
6,57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
6,58 Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno".
6,59 Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
6,60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: "Questa parola è dura! Chi può
ascoltarla?".
6,61 Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro:
"Questo vi scandalizza?
6,62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?
6,63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono
spirito e sono vita.
6,64 Ma tra voi vi sono alcuni che non credono". Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano
quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.
6,65 E diceva: "Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal
Padre".
6,66 Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
6,67 Disse allora Gesù ai Dodici: "Volete andarvene anche voi?".
6,68 Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
6,69 e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio".
6,70 Gesù riprese: "Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un
diavolo!".
6,71 Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei
Dodici.
Capitolo 7
7,1 Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la
Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
7,2 Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne.
7,3 I suoi fratelli gli dissero: "Parti di qui e va' nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli
vedano le opere che tu compi.
7,4 Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai
queste cose, manifesta te stesso al mondo!".
7,5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui.
7,6 Gesù allora disse loro: "Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è
sempre pronto.
7,7 Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di esso io attesto che le sue opere
sono cattive.
7,8 Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora
compiuto".
7,9 Dopo aver detto queste cose, restò nella Galilea.
7,10 Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi
di nascosto.
7,11 I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: "Dov'è quel tale?".
7,12 E la folla, sottovoce, faceva un gran parlare di lui. Alcuni infatti dicevano: "È buono!".
Altri invece dicevano: "No, inganna la gente!".
7,13 Nessuno però parlava di lui in pubblico, per paura dei Giudei.
7,14 Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare.
7,15 I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: "Come mai costui conosce le Scritture, senza
avere studiato?".
7,16 Gesù rispose loro: "La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.
7,17 Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io
parlo da me stesso.
7,18 Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che
lo ha mandato è veritiero, e
 in lui non c'è ingiustizia. 
7,19 Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge!
Perché cercate di uccidermi?".
7,20 Rispose la folla: "Sei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?".
7,21 Disse loro Gesù: "Un'opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati.
7,22 Per questo Mosè vi ha dato la circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai
patriarchi - e voi circoncidete un uomo anche di sabato.
7,23 Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge
di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché di sabato ho guarito interamente un
uomo?
7,24 Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!".
7,25 Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: "Non è costui quello che cercano di
uccidere?
7,26 Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto
davvero che egli è il Cristo?
7,27 Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia".
7,28 Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: "Certo, voi mi conoscete e sapete di
dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è
veritiero, e voi non lo conoscete. 
7,29 Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi 
ha mandato".
7,30 Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non
era ancora giunta la sua ora.
7,31 Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: "Il Cristo, quando verrà, compirà
forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?".
7,32 I farisei udirono che la gente andava dicendo sottovoce queste cose di lui. Perciò i capi
dei sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo.
7,33 Gesù disse: "Ancora per poco tempo sono con voi; poi vado da colui che mi
ha mandato.
7,34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sono io, voi non potete venire".
7,35 Dissero dunque tra loro i Giudei: "Dove sta per andare costui, che noi non potremo
trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e insegnerà ai Greci?
7,36 Che discorso è quello che ha fatto: "Voi mi cercherete e non mi troverete", e: "Dove
sono io, voi non potete venire"?".
7,37 Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: "Se qualcuno
ha sete, venga a me, e beva
7,38 chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua
viva".
7,39 Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era
ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.
7,40 All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: "Costui è davvero il profeta!".
7,41 Altri dicevano: "Costui è il Cristo!". Altri invece dicevano: "Il Cristo viene forse dalla Galilea?
7,42 Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il
Cristo?".
7,43 E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
7,44 Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui
7,45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro:
"Perché non lo avete condotto qui?".
7,46 Risposero le guardie: "Mai un uomo ha parlato così!".
7,47 Ma i farisei replicarono loro: "Vi siete lasciati ingannare anche voi?
7,48 Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei?
7,49 Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!".
7,50 Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse:
7,51 "La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?".
7,52 Gli risposero: "Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge
profeta!".
7,53 E ciascuno tornò a casa sua.
Capitolo 8
8,1 Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
8,2 Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si
mise a insegnare loro.
8,3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e
8,4 gli dissero: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
8,5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?".
8,6 Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò
e si mise a scrivere col dito per terra.
8,7 Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: "Chi di voi è senza
peccato, getti per primo la pietra contro di lei".
8,8 E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
8,9 Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono
solo, e la donna era là in mezzo.
8,10 Allora Gesù si alzò e le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?".
8,11 Ed ella rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù disse: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in
poi non peccare più".
8,12 Di nuovo Gesù parlò loro e disse: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non
camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".
8,13 Gli dissero allora i farisei: "Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è
vera".
8,14 Gesù rispose loro: "Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è
vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove
vengo o dove vado.
8,15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.
8,16 E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre
che mi ha mandato.
8,17 E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera.
8,18 Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà
testimonianza di me".
8,19 Gli dissero allora: "Dov'è tuo padre?". Rispose Gesù: "Voi non conoscete né me né il Padre
mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio".
8,20 Gesù pronunciò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno
lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.
8,21 Di nuovo disse loro: "Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove
vado io, voi non potete venire".
8,22 Dicevano allora i Giudei: "Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi
non potete venire"?".
8,23 E diceva loro: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non
sono di questo mondo.
8,24 Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono (Es 3,14), morirete
nei vostri peccati".
8,25 Gli dissero allora: "Tu, chi sei?". Gesù disse loro: "Proprio ciò che io vi dico.
8,26 Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero,
e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo".
8,27 Non capirono che egli parlava loro del Padre.
8,28 Disse allora Gesù: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che
Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato.
8,29 Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le
cose che gli sono gradite".
8,30 A queste sue parole, molti credettero in lui.
8,31 Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: "Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli;
8,32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
8,33 Gli risposero: "Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno.
Come puoi dire: "Diventerete liberi"?".
8,34 Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo
del peccato.
8,35 Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre.
8,36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
8,37 So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia
parola non trova accoglienza in voi.
8,38 Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete
ascoltato dal padre vostro".
8,39 Gli risposero: "Il padre nostro è Abramo". Disse loro Gesù: "Se foste figli di Abramo,
fareste le opere di Abramo.
8,40 Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio.
Questo, Abramo non l'ha fatto.
8,41 Voi fate le opere del padre vostro". Gli risposero allora: "Noi non siamo nati da
prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!".
8,42 Disse loro Gesù: "Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e
vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.
8,43 Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto
alla mia parola.
8,44 Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era
omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c'è verità.
Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna.
8,45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità.
8,46 Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?
8,47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non
siete da Dio".
8,48 Gli risposero i Giudei: "Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un
indemoniato?".
8,49 Rispose Gesù: "Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me.
8,50 Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica.
8,51 In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno".
8,52 Gli dissero allora i Giudei: "Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come
anche i profeti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno".
8,53 Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi
credi di essere?".
8,54 Rispose Gesù: "Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica
è il Padre mio, del quale voi dite: "È nostro Dio!",
8,55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi:
un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola.
8,56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu
pieno di gioia".
8,57 Allora i Giudei gli dissero: "Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?".
8,58 Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono".
8,59 Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Capitolo 9
9,1 Passando, vide un uomo cieco dalla nascita
9,2 e i suoi discepoli lo interrogarono: "Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia
nato cieco?".
9,3 Rispose Gesù: "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate
le opere di Dio.
9,4 Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi
viene la notte, quando nessuno può agire.
9,5 Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo".
9,6 Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 
9,7 e gli disse: "Va' a lavarti nella piscina di Sìloe" - che significa Inviato. Quegli andò, si 
lavò e tornò che ci vedeva.
9,8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano:
"Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?".
9, 9 Alcuni dicevano: "È lui"; altri dicevano: "No, ma è uno che gli assomiglia". Ed egli diceva:
"Sono io!".
9,10 Allora gli domandarono: "In che modo ti sono stati aperti gli occhi?".
9,11 Egli rispose: "L'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi
ha detto: "Va' a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista".
9,12 Gli dissero: "Dov'è costui?". Rispose: "Non lo so".
9,13 Condussero dai farisei quello che era stato cieco:
9,14 era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi.
9,15 Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse
loro: "Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo".
9,16 Allora alcuni dei farisei dicevano: "Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il
sabato". Altri invece dicevano: "Come può un peccatore compiere segni di questo genere?".
E c'era dissenso tra loro.
9,17 Allora dissero di nuovo al cieco: "Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli
occhi?". Egli rispose: "È un profeta!".
9,18 Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista,
finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista.
9,19 E li interrogarono: "È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai
ora ci vede?".
9,20 I genitori di lui risposero: "Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco;
9,21 ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo.
Chiedetelo a lui: ha l'età, parlerà lui di sé".
9,22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano
già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. 
9,23 Per questo i suoi genitori dissero: "Ha l'età: chiedetelo a lui!".
9,24 Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: "Da' gloria a Dio! Noi
sappiamo che quest'uomo è un peccatore".
9,25 Quello rispose: "Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo".
9,26 Allora gli dissero: "Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?".
9,27 Rispose loro: "Ve l'ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo?
Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?".
9,28 Lo insultarono e dissero: "Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè!
9,29 Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia".
9,30 Rispose loro quell'uomo: "Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure
mi ha aperto gli occhi.
9,31 Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà,
egli lo ascolta.
9,32 Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un
cieco nato.
9,33 Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla".
9,34 Gli replicarono: "Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?". E lo cacciarono fuori.
9,35 Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: "Tu, credi nel Figlio
dell'uomo?".
9,36 Egli rispose: "E chi è, Signore, perché io creda in lui?".
9,37 Gli disse Gesù: "Lo hai visto: è colui che parla con te".
9,38 Ed egli disse: "Credo, Signore!". E si prostrò dinanzi a lui.
9,39 Gesù allora disse: "È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro
che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi".
9,40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: "Siamo ciechi
anche noi?".
9,41 Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi
vediamo", il vostro peccato rimane".
Capitolo 10
     
10,1   "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 
10,2 Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
10,3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 
10,4 E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. 
10,5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". 
10,6 Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
10,7 Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 
10,8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 
10,9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 
10,10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
10,11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 
10,12 Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 
10,13 perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 
10,14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 
10,15 così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 
10,16 E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 
10,17 Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 
10,18 Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".
10,19 Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole.
10,20 Molti di loro dicevano: "È indemoniato ed è fuori di sé; perché state ad ascoltarlo?". 
10,21 Altri dicevano: "Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi ai ciechi?".
10,22 Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. 
10,23 Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. 
10,24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: "Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente". 
10,25 Gesù rispose loro: "Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. 
10,26 Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. 
10,27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
10,28 Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 
10,29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 
10,30 Io e il Padre siamo una cosa sola".
10,31 Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo.
10.32 Gesù disse loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?". 
10,33 Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio". 
10,34 Disse loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? (Sal 81.6)
10,35 Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, 
10,36 a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? 
10,37 Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; 
10,38 ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre". 
10,39 Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
10,40 Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. 
10,41 Molti andarono da lui e dicevano: "Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero". 
10,42 E in quel luogo molti credettero in lui.